Allevare il pavone è facile

Pavone allevamento ornamentale autoconsumo carne
la Redazione
30 giugno 2015

Il pavone, allevato solitamente come uccello ornamentale, può essere anche destinato all’allevamento per autoconsumo data la prelibatezza delle sue carni

Il pavone (Pavo cristatus) ha come culla di origine le regioni boscose dell’India. Essendo un animale poligamo, richiede spazi relativamente ampi (per una famiglia almeno 100 metri quadrati) per il corteggiamento delle femmine e sfoggiare la sua splendida parata. Un maschio può accoppiarsi con 5-6 femmine. Per la cova delle uova possono essere utilizzate chiocce di gallina o di tacchina: una gallina comune può covare 6-8 uova di pavone, una tacchina anche 10-12. La cova dura 28 giorni.

Alimentazione del pavone

Il pavone è un uccello onnivoro, ma si nutre soprattutto di frutti e semi. Nell’allevamento familiare si consiglia di alimentare gli animali con razioni idonee così costituite:

  • nel primo mese di vita mangime del commercio per fagiani (al 26-27% di proteine) a volontà;
  • per il secondo mese 7 parti dello stesso mangime e 3 parti di mais;
  • dal terzo mese di vita in poi va somministrata una razione composta in parti eguali da mangime e mais.

Ai riproduttori si somministra una miscela di mangime per pulcini (al 23% di proteine) 50%; mais 35%; crusca di frumento 8%; gusci d’ostrica 7%. Non devono mai mancare erbe e verdure somministrate in rastrelliera. I pulcini vanno alimentati con miscele diverse e vaccinati contro la pseudopeste.

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