Ecco perché alcune piante da frutto non producono costantemente ogni anno

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la Redazione
10 gennaio 2023

Tecnicamente si definisce «alternanza di produzione» il fenomeno per cui da un anno all'altro una pianta da frutto si presenta, alternativamente, carica o scarica di frutti. Con interventi mirati questo fenomeno può essere attenuato

L’alternanza di produzione si spiega con la tendenza della pianta a equilibrare le risorse nutrizionali disponibili sia per la crescita che per la produzione. Le ragioni di tale fenomeno vanno perciò ricercate nel funzionamento della pianta e nella sua capacità di equilibrarsi.

Per poter ottenere frutti, è indispensabile che la pianta abbia prodotto fiori; questi iniziano a prepararsi all’interno delle gemme fiorifere con molto anticipo, in genere tra l’estate e l’autunno precedenti all’anno di fioritura. Però nello stesso periodo sono presenti i frutti, che per crescere e maturare necessitano degli zuccheri prodotti dalle foglie con la fotosintesi clorofilliana e di altre sostanze nutritive assimilate, sostanze e zuccheri necessari anche per la formazione dei fiori all’interno delle gemme (la differenziazione a fiore). Le due fasi della pianta sono tra loro in competizione, anche se sono i frutti che risultano un centro di attrazione più forte per gli zuccheri, prevalendo sulla formazione dei nuovi fiori. È possibile, quindi, che in un anno caratterizzato da una forte produzione di frutti non ci siano risorse sufficienti a consentire una buona preparazione delle gemme a fiore dell’anno successivo, determinando un basso carico produttivo; viceversa, nell’anno in cui la produzione di frutti è scarsa, le gemme hanno pochi concorrenti e possono diventare produttive.

Affinché questo comportamento alternante non si verifichi, è necessario che la vegetazione, cioè le foglie, e fruttificazione siano in equilibrio, e in particolare che il numero di frutti (carico produttivo) non sia mai eccessivo. È perciò possibile intervenire adeguatamente con:

  • potatura invernale tra le due annate. Dopo una raccolta scarsa, si deve ridurre il numero di rami presenti sulla pianta. Al contrario, dopo un anno caratterizzato da una raccolta abbondante, ci si può aspettare un anno di scarica ed è utile fare solo interventi di potatura minimi;
  • diradamento. Il modo più semplice per ridurre la competizione dei frutti con i futuri fiori che si stanno formando è ridurne il numero. Questo è possibile asportando parte dei frutti quando sono ancora nelle prime fasi di crescita;
  • irrigazione. Può essere importante irrigare le piante anche dopo la raccolta, o prevedere l’apporto di acqua anche a specie considerate poco esigenti; in effetti l’alternanza di produzione è un meccanismo naturale di sopravvivenza alle annate sfavorevoli e poco piovose;
  • concimazione. Un eccesso di azoto può provocare uno sviluppo vegetativo troppo forte e indurre l’alternanza di produzione; una carenza di azoto può portare ad avere piante molto deboli che non sono in grado di supportare sviluppo dei frutti e rinnovo vegetativo, comportando anche in questo caso una produzione non costante negli anni.

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