Durante l'estate nel vigneto si ha un rallentamento dell’attività vegetativa e
con la fase di invaiatura (cambiamento di colore, VEDI FOTO A) gli acini assumono la colorazione
tipica dell’uva che si avvia verso la maturazione
|
A- Vigneto.
Nei mesi di luglio e agosto, con riferimento al Nord Italia, la vite si trova nella fase
vegetativa di «pre-chiusura del grappolo»; al Centro e al Sud l’anticipo è mediamente di 15-30
giorni e pertanto a fine agosto le piante potranno trovarsi nelle successive
fasi di «maturazione» |
|
Interventi di potatura verde.In questi caldi mesi estivi occorre soltanto mantenere regolata la vegetazione in accrescimento
e garantire l'arieggiamento e la giusta insolazione della fascia dei grappoli. Le
cimature, cioè
il taglio della parte terminale dei tralci, devono essere sospese almeno 15 giorni prima
dell'invaiatura (cambiamento del colore della buccia) per consentire alla pianta di sviluppare
le femminelle (cioè i germogli estivi che non portano frutto) in vista della maturazione. I nuovi
germogli che si sviluppano in prossimità dell'avvio della maturazione garantiscono nuove foglie
più efficienti. Nei vigneti vigorosi e nelle zone più umide, per asciugare i grappoli ed evitare
lo sviluppo di marciumi, in prossimità della vendemmia si può effettuare una
sfogliatura, cioè
l'eliminazione delle foglie basali al fine di aumentare l'aerazione dei grappoli e di migliorare
la loro esposizione al sole. È una pratica utilizzata soprattutto per le uve a bacca rossa, ma
deve essere attentamente ponderata negli ambienti più caldi, poiché l’improvvisa esposizione
al caldo sole estivo può causare scottature all’epidermide degli acini (VEDI FOTO B).
|
B- Interventi di potatura verde - Sfogliatura.
La sfogliatura consiste nell’eliminare le foglie basali al fine di aumentare
l’aerazione dei grappoli e di migliorare la loro esposizione al sole
|
|
Fino al momento dell'invaiatura (cambiamento del colore della buccia), inoltre, è possibile
intervenire con il diradamento dei grappoli per equilibrare la produzione ed eliminare eccessi
produttivi indesiderati.
Irrigazione.
Negli ambienti caldi e siccitosi, soprattutto nei terreni di collina, in questo periodo si rende
spesso necessario intervenire con l'irrigazione di soccorso. Nei vigneti che raramente presentano
fenomeni di insufficienza d'acqua si può operare con impianti di irrigazione mobili o estemporanei
(cioè piccoli impianti a pioggia o manichette forate mobili), ma nei vigneti nei quali la necessità
di irrigare si ripresenta ogni anno è bene prevedere l'installazione di un impianto fisso di irrigazione.
Il sistema che meglio si presta al raggiungimento di questi obiettivi è la microirrigazione sottochioma
(VEDI FOTO C), cioè la distribuzione dell’acqua localizzata in ridotte porzioni di terreno
utilizzando basse portate, lunghi orari di distribuzione e turni brevi di adacquamento (pochi giorni
tra un intervento e l’altro durante il periodo più critico).
|
C- Irrigazione. I danni da siccità estiva, soprattutto nelle zone più
sensibili, vanno prevenuti con una corretta irrigazione, cercando di evitare
gli sprechi tipici dei sistemi tradizionali. Nella foto: un impianto di
microirrigazione in funzione
|
|
Vendemmia. Con il completamento dell'invaiatura (cambiamento di colore), che ha durata variabile a
seconda della stagione (tende infatti ad allungarsi in caso di sofferenza per mancanza d'acqua),
si possono iniziare i campionamenti delle uve per controllarne la maturazione.
La legislazione vigente suddivide gli antiparassitari in relazione alla loro
tossicità per l'uomo e gli animali. I prodotti contrassegnati come "irritanti"
e "non classificati" si possono
comperare senza
"patentino", che invece è necessario per l'acquisto dei prodotti
contrassegnati
come "molto tossici", "tossici"
e "nocivi" data la loro pericolosità. |
Questa è solo una piccola parte dei testi che vengono pubblicati nel
supplemento di Vita in Campagna dedicato a "i Lavori".
|