
È la domanda che molti si stanno facendo: il timore è che, in qualche modo, questi impianti domestici possano veicolare il Coronavirus. Ma non è così
Le temperature stanno salendo e tra pochi giorni è ufficialmente estate. Come ogni anno siamo in procinto di mettere in funzione i nostri impianti di climatizzazione dell’aria, ma ci assilla il dubbio – sicuramente legittimo, dopo i mesi appena trascorsi – che in qualche modo condizionatori e climatizzatori possano veicolare il Coronavirus, e quindi mettere in pericolo la nostra salute, quella delle persone che ci stanno vicine o con cui veniamo a contatto ogni giorno.
Timore legittimo abbiamo detto, ma infondato. È di questo avviso Gaetano Settimo, Coordinatore del Gruppo di Studio Nazionale Inquinamento Indoor dell’Istituto Superiore della Sanità, che abbiamo intervistato per gettare un po’ di luce su questo aspetto. Questi impianti non aggiungono carica virale (quindi non diffondono il virus). Vanno però usati correttamente: in sostanza vanno messe in atto le buone pratiche di pulizia e manutenzione prescritte dal Libretto d’uso e manutenzione.
L’intervista completa, con la quale sono state date anche le indicazioni per impianti di ventilazione meccanica controllata, è stata pubblicata sul n. 02/2020 di Vivere la Casa in Campagna.