Agrofarmaci per uso non professionale: come orientarsi

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28 maggio 2024

Per tutti gli appassionati di giardinaggio, orticoltura e frutticoltura il tema della difesa delle piante è essenziale. Negli ultimi anni le normative europee sono state rivoluzionate per aumentare la sicurezza degli agrofarmaci nei confronti dell'uomo, dell'ambiente e degli animali. Dal 2023, dopo quattro anni transitori, c'è molta più chiarezza in quanto sono stati definiti i prodotti utilizzabili per le diverse categorie di coltivatori (professionisti e non professionisti), ma vige anche un certo spaesamento dovuto alle difficoltà nel reperimento dei prodotti, anche in relazione alle quantità

Il 30 dicembre 2022, il Ministero della Salute ha pubblicato i primi due decreti relativi alle autorizzazioni e alle revoche dei prodotti fitosanitari destinati a un uso non professionale. Con questo passo, si concluse il lungo periodo transitorio iniziato oltre quattro anni fa, segnando una svolta significativa per il settore.

Una nuova era per l’hobbistica verde

A partire dal 1° gennaio 2023, tutti gli utilizzatori sprovvisti del certificato di abilitazione, comunemente noto come “patentino”, possono utilizzare esclusivamente i prodotti che riportano le diciture PFnPO (Prodotti Fitosanitari per Piante Ornamentali) e PFnPE (Prodotti Fitosanitari per Piante Edibili). Questo cambiamento segna la fine di un’era e l’inizio di una nuova fase regolamentata per chi ama prendersi cura delle proprie piante.

Con i decreti del 30 dicembre 2022, sono stati approvati 104 formulati che riportano la dicitura PFnPO e PFnPE, contrassegnati da un numero di registrazione diverso rispetto ai prodotti professionali. Tra questi troviamo prodotti a base di rame, zolfo, acido pelargonico, piretro naturale e sostanze microbiologiche.

Il decreto sull’uso non professionale

Ma facciamo un passo indietro per capire meglio il percorso che ci ha portato qui. Il decreto ministeriale n. 33 del 2018 ha recepito le direttive europee sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, introducendo la figura dell’utilizzatore non professionale. Questa categoria comprende tutte quelle persone che utilizzano prodotti fitosanitari nel contesto di attività non professionali, per il trattamento di piante ornamentali ed edibili non destinate alla commercializzazione.

I prodotti sono stati classificati in due categorie principali:

  • PFnPO: destinati alla difesa fitosanitaria di piante ornamentali in appartamento, balcone e giardino domestico, e per il diserbo di specifiche aree all’interno del giardino domestico. Tra questi vi sono insetticidi, acaricidi, nematocidi e fungicidi.
  • PFnPE: destinati alla difesa fitosanitaria di piante edibili come ortaggi, fruttiferi, ulivo e vite, oltre che per piante ornamentali e diserbo di specifiche aree nel giardino domestico. Tra questi vi sono insetticidi e acaricidi.

Le confezioni disponibili in commercio

Il Decreto del 20 novembre 2021 stabilisce precise norme riguardo le confezioni dei prodotti fitosanitari per uso non professionale. Per i PFnPE: la taglia massima autorizzabile non deve superare il quantitativo necessario per il trattamento di una superficie massima di:

  • 500 m² per orto e frutteto;
  • 5.000 m² per vigneto, uliveto e cereali.

Se un prodotto è destinato a diversi tipi di colture, come orticole, frutticole, ornamentali, vite, ulivo o cereali, la taglia massima autorizzabile viene calcolata sulla base della coltura che richiede la dose più elevata, considerando sempre un’estensione massima di trattamento di 500 m².

Per garantire un corretto utilizzo, è sempre raccomandato seguire le dosi riportate sull’etichetta di ogni singolo prodotto. Seguendo queste indicazioni, potrete utilizzare in sicurezza ed efficacia i prodotti fitosanitari, contribuendo alla salute del vostro orto e giardino.

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