La risposta della redazione.
Con l’aggettivo «bigarreau» si intende indicare una qualunque varietà di ciliegio dolce i cui frutti hanno polpa più o meno consistente.
Molti vivaisti, però, hanno l’abitudine di chiamare «Bigarreau» la varietà «Moreau», alla quale può darsi appartenga la pianta in possesso del lettore. Se cosi è, le ciliegie dovrebbero maturare fra le primissime nella stagione. Come si ripete spesso su Vita in Campagna, tante varietà di ciliegio – tra le quali anche «Moreau» – non possono produrre se i loro fiori non sono fecondati dal polline di un’altra varietà. Se vicino al ciliegio del lettore non esiste alcun’altra varietà capace di fornire polline adatto, esso non può produrre frutti. Nel caso di «Moreau» è consigliabile, per esempio, la «Mora di Vignola» (che matura a metà giugno) ma, per esempio, non la «Burlat», che con «Moreau» è incompatibile.
Il consiglio, quindi, ogni volta che si acquista una nuova pianta di ciliegio, è quello di verificare innanzitutto se è di una varietà autofertile. Se non lo fosse, diventa necessario informarsi sulle varietà compatibili, cercando di capire anche se, nella zona in cui si trapianterà il nuovo esemplare, ce ne sono oppure se è possibile introdurne nel frutteto. Essendo poi, quella del ciliegio, un'impollinazione entomofila, al resto ci penseranno gli insetti, a partire dalle api.