Melo: come limitare o prevenire i danni da carpocapsa

Piante di melo
Frutteto, Melo
la Redazione
Da alcuni anni i frutti del mio melo non arrivano a maturazione e cadono a terra, probabilmente perché attaccati delle larve di un insetto. Come posso intervenire?
La risposta della redazione.
Le mele in questo caso sono state attaccate dalle larve della carpocapsa (Cydia pomonella), Lepidottero conosciuto anche come «verme delle mele». Questo parassita è molto diffuso in tutte le aree di coltivazione del melo (e del pero) e arreca gravissimi danni se non viene contrastato da una efficace difesa insetticida. L’insetto compie 2-3 generazioni all’anno e le larve colpiscono i frutti da metà maggio a settembre. Come ben visibile nella foto inviata dal lettore, la larva scava gallerie nella polpa del frutto che cade prematuramente. Lotta. La carpocapsa non ha efficaci antagonisti naturali che ne limitino la diffusione e per contrastare i suoi attacchi occorre attuare una serrata difesa insetticida dal mese di maggio alla raccolta, come viene tempestivamente indicato nei supplementi «i Lavori» di maggio-giugno e luglio-agosto, rubrica Frutteto, capitolo Pomacee, ai quali rimandiamo. Prevenzione. Un’alternativa alla difesa antiparassitaria, proponibile anche per il nostro lettore, è la copertura della chioma dei meli con una normale rete antigrandine che riesce a limitare in modo significativo l’attacco della carpocapsa. La rete, infatti, disturba le fasi di volo, accoppiamento e ovideposizione dell’insetto, per cui non si verifica una normale nascita di larve. La rete deve essere messa in opera dalla fi- ne della fioritura all’epoca di raccolta e, ovviamente, serve anche come protezione dei meli contro la grandine.

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