Melograno, spaccature e fessure dei frutti

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Frutteto
la Redazione
Per ottenere frutti dolci dai miei melograni devo lasciarli maturare bene sull’albero. Lo scorso anno, invece, sono stato costretto a raccoglierli prima (metà novembre), perché erano tutti fessurati e squarciati. Qual è la causa? Non ho mai concimato le piante. Dovrei farlo? Con quali concimi?
La risposta della redazione.
Il melograno è estremamente sensibile alla spaccatura dei frutti. Contribuiscono a questo fenomeno diversi fattori tra cui ricordiamo:
  • la predisposizione delle varietà: esistono varietà più suscettibili, altre meno; non ci risulta che vi siano varietà totalmente esenti;
  • lo stato idrico del terreno e dell’atmosfera: eccessi di umidità nella fase di maturazione dei frutti sono assolutamente da evitare, quando possibile;
  • l’ambiente al limite delle sue esigenze di coltivazione.
Il melograno è una specie adatta ai climi temperato-caldi se non subtropicali; la sua diffusione in Italia è nelle aree del Centro-Sud, Sicilia soprattutto. Non vi è quindi da stupirsi se al Nord ritarda fortemente la maturazione e i frutti sono soggetti alla spaccatura in seguito alle piogge autunnali, che immaginiamo siano anche frequenti. A metà di novembre le piante, al Nord, stanno già perdendo le foglie, se non le hanno già perse. Chiaramente in quelle zone il melograno viene allevato come pianta ornamentale. E se va soggetto a spaccature dei frutti, anche questo aspetto è decisamente ornamentale, sebbene provochi sporco e attiri insetti. Suggeriamo di praticare la potatura verde per migliorare l’esposizione al sole dei frutti, anche con qualche leggera defogliazione ma sul tardi (fine agosto-primi di settembre). Inoltre, bisogna fare attenzione alla regimazione delle acque, controllando quelle piovane ed erogando con parsimonia quella d’irrigazione (se possibile dovrebbe introdurre l’irrigazione a goccia). In merito alle esigenze nutritive, il melograno è una pianta da frutto come tutte le altre, anche se sopporta molto bene gli stress nutrizionali. Comunque non bisogna eccedere in azoto, mentre è bene abbondare in potassio e microelementi. Una concimazione praticabile su poche piante in giardino potrebbe essere fatta con Nitrophoska Gold, frazionato in 2-3 volte, alle dosi indicate in etichetta, dalla primavera fino all’estate.

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