
Ogni estate tornano le zanzare e con loro i soliti rimedi "della nonna". Ma quanti di questi consigli sono realmente efficaci? La scienza ha sfatato molti miti su questi insetti. Scopriamo insieme i 5 falsi miti più diffusi
Candele alla citronella, gerani sui balconi, luci spente: quando arriva il caldo, fioccano i consigli per tenere lontane le zanzare. Eppure molti di questi rimedi tradizionali non funzionano come crediamo. Anche alcuni studi scientifici degli ultimi anni hanno contribuito a fare chiarezza su cosa attira davvero questi insetti e su quali strategie sono realmente efficaci. Preparatevi a scoprire che alcune delle credenze più radicate sono completamente sbagliate.
1. «Le candele alla citronella proteggono completamente»
Ricerche scientifiche hanno dimostrato che le zanzare sopravvivono anche in ambienti saturi di citronella. La citronella funziona solo ad alte concentrazioni, ben superiori a quelle delle candele commerciali.
Le candele perdono efficacia con il vento e hanno un raggio d’azione limitato a circa cinquanta centimetri. La zanzara tigre si è dimostrata particolarmente resistente alla citronella, mentre gli oli essenziali si disperdono rapidamente nell’aria aperta. Questo mito è infondato quando si parla di protezione completa.
2. «Le zanzare preferiscono il sangue dolce»
Il sangue dolce non esiste: il sangue umano ha una composizione relativamente uniforme per quanto riguarda gli zuccheri. Ciò che determina l’attrazione è la composizione dell’alito e del sudore, non il «sapore» del sangue.
Ogni persona emette una combinazione unica di sostanze chimiche: acido lattico, ammoniaca, acido urico e oltre 300 composti volatili diversi. Chi ha un metabolismo più veloce produce più anidride carbonica e calore corporeo, risultando più attraente. La scienza smentisce categoricamente questa credenza popolare.
3. «Spegnere le luci tiene lontane le zanzare»
Le zanzare non sono falene e non sono attratte dalla luce. Questo equivoco nasce perché spesso le vediamo vicino alle fonti luminose, ma sono attratte dal calore delle lampade e dalle persone in quelle zone.
Le zanzare sono guidate dal calore corporeo e dall’anidride carbonica che emettiamo respirando. I loro recettori rilevano la CO₂ fino a cinquanta metri di distanza e percepiscono variazioni di temperatura di pochi decimi di grado. Spegnere le luci è quindi una strategia completamente inutile.
4. «I gerani sui balconi creano una barriera anti-zanzara»
Sebbene gerani, basilico e lavanda abbiano effettivamente proprietà repellenti grazie agli oli essenziali che contengono, la loro azione è temporanea e molto limitata. Il Pelargonium odoratissimum (geranio odoroso) emette sostanze come il citronellolo e il geraniolo, che possono disturbare le zanzare nelle immediate vicinanze.
Tuttavia, l’efficacia è limitata a pochi metri e dura solo finché la pianta rilascia attivamente gli oli essenziali. Inoltre, la concentrazione di questi composti nell’aria è troppo bassa per creare una vera barriera protettiva. Le zanzare possono facilmente aggirare queste piante o semplicemente tollerare l’odore.
Gli studi hanno dimostrato che l’effetto repellente funziona meglio quando le foglie vengono schiacciate direttamente sulla pelle, ma anche in questo caso la protezione non supera i 20-30 minuti. Affidarsi solo alle piante per proteggersi dalle zanzare è un approccio con molti limiti e sostanzialmente inefficace.
5. «Le zanzare pungono solo di sera»
Dipende completamente dalla specie di zanzara. La zanzara tigre (Aedes albopictus) è particolarmente aggressiva durante il giorno, con picchi di attività nelle prime ore del mattino e nel tardo pomeriggio. Questa specie, ormai diffusa in tutta Italia, ha abitudini diurne e può pungere anche in pieno sole.
Anche la zanzara comune (Culex pipiens) può essere attiva durante il giorno, soprattutto in zone ombreggiate, umide o al coperto. Le femmine gravide cercano sangue in qualsiasi momento della giornata quando ne hanno bisogno per lo sviluppo delle uova.
Credere, perciò, che le zanzare siano attive solo di sera è un errore che può portarci a ricevere numerose punture.
Conoscere le zanzare aiuta a trovare soluzioni concrete
Sfatare i falsi miti non è solo questione di curiosità scientifica: comprendere il vero comportamento delle zanzare ci permette di sviluppare strategie di controllo realmente efficaci, andando oltre i rimedi tradizionali spesso inefficaci.
Tecnologie moderne per il controllo delle zanzare
La tecnologia offre oggi soluzioni all’avanguardia per il controllo delle zanzare, con trappole altamente specifiche che possono ridurre la loro popolazione fino all’93% in aree all’aperto anche estese, come giardini e terrazze fino a 700 metri quadrati di copertura.
Questi dispositivi adottano un approccio ecologico e si distinguono per la loro elevata efficacia, scientificamente provata, senza ricorrere all’uso di insetticidi. Funzionano attirando le zanzare tramite stimoli fisici, visivi e olfattivi che imitano quelli emessi dal corpo umano, come l’anidride carbonica e gli odori cutanei, in particolare l’acido lattico.
Uno dei principali punti di forza, oltre alla totale assenza di insetticidi, è la selettività: le trappole colpiscono esclusivamente le zanzare, risultando innocue per insetti utili come api, farfalle e coccinelle, contribuendo così alla tutela della biodiversità.