La risposta della redazione.
Sul fiore del mais il lettore ha ragione: nel linguaggio comune l'infiorescenza femminile del mais viene impropriamente detta «pannocchia », ma in realtà è una spiga. Vediamo di fare un po’ di chiarezza. Com’è noto il mais è una specie monoica, i fiori maschili e quelli femminili sono presenti sulla stessa pianta, portati da infiorescenze separate:
• l’
infiorescenza maschile (volgarmente chiamata «pennacchio»), dal punto di vista botanico è una «pannocchia» (panicolo), posta alla sommità della pianta e costituita da una serie di ramificazioni sulle quali si trovano le spighette, con i fiori deputati alla produzione del polline;
• l’infiorescenza femminile (volgarmente chiamata «pannocchia»), posta in posizione ascellare a metà dell’altezza della pianta (6-7° nodo sotto il pennacchio), botanicamente è uno «spadice», cioè una spiga con un asse ingrossato di forma cilindrica o conica (volgarmente chiamato «tutolo»), sul quale sono inserite le spighette (le future cariossidi). Non c’è nessun motivo scientifico che giustifichi l’uso del termine «pannocchia » per indicare l’infiorescenza femminile. Tuttavia, dato l’uso comune, lo impieghiamo anche noi negli articoli per così dire «culturali», come quello in questione. Negli articoli più «tecnici» usiamo sempre (naturalmente salvo errori, sempre possibili) il termine corretto «spiga» (si vedano per esempio tutti gli articoli sulle vecchie varietà di mais pubblicati negli ultimi anni).