Il gelso, albero da frutto e ombreggiante tutto da riscoprire

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la Redazione
9 giugno 2023

Il gelso, albero rustico e generoso, è presente in quasi tutta Italia. I suoi frutti maturano, a seconda delle specie (nero o bianco) e varietà, da giugno a settembre, ma la pianta dev’essere posizionata in pieno sole. L’albero adulto è anche piuttosto resistente alla siccità e ai freddi invernali

Il gelso è un albero rustico e produce frutti gradevoli che, a seconda delle diverse specie e varietà selezionate, maturano da giugno a settembre. Questa pianta ha valore anche per l’ombra che crea, in quanto germoglia tardivamente e non ne fa fino alla fine della primavera, quando il sole è ancora gradevole. In autunno, poi, le foglie cadono precocemente, già al primo freddo, lasciando penetrare il benefico sole di questa stagione.

Un’accortezza da tenere presente è quella di non piantare gelsi vicino a marciapiedi e superfici pavimentate, per evitare che i frutti caduti possano sporcarli, inevitabilmente attaccandosi alla suola delle scarpe. Nel recinto di un pollaio il gelso è invece un ottimo albero da ombra per gli animali in quanto, oltre a ripararli e rinfrescarli d’estate, alimenta gli avicoli che consumano i suoi frutti caduti, molto zuccherini ed energetici. Gli stessi frutti sono anche molto graditi dagli uccelli selvatici.

I frutti cominciano a maturare in giugno-luglio (gelso bianco) e proseguono in agosto o settembre (gelso nero). Per il consumo, la raccolta deve avvenire tutti i giorni per disporre sempre di frutti maturi e freschi.

Il gelso è una pianta poco esigente

Il gelso cresce bene fino a circa 500 metri di altitudine e occasionalmente lo si può trovare anche oltre i 1.000 metri. L’albero adulto è piuttosto resistente alla siccità, anche se una forte carenza di acqua durante la maturazione dei frutti può comprometterne la quantità e la qualità. Ha inoltre bisogno di sole per fruttificare bene (in ombra vegeta, ma difficilmente fruttifica).

In media resiste bene anche ai freddi invernali, ma la tolleranza dipende moltissimo dalle varietà (anche all’interno della stessa specie), alcune delle quali sono più sensibili, altre incredibilmente resistenti.

Anche dal punto di vista del terreno è molto tollerante, in quanto si adatta a suoli magri; per ottenere frutti più grandi e gustosi occorre però che il terreno sia sufficientemente fertile e umido. In terreni di media o buona fertilità non occorrono quindi concimazioni.

Il gelso entra in produzione rapidamente: già a 2-3 anni dalla messa a dimora, se si tratta di pianta proveniente da talea (riprodotto per seme mantiene abbastanza fedelmente le caratteristiche della pianta madre, ma è più lento nell’entrare in produzione). Si preferisce perciò moltiplicarlo per talea di ramo di 1-2 anni (lunga 40-50 cm) o di radice (lunga 30-40 cm), oppure per margotta. In ogni caso la radicazione è veloce.

Il gelso viene generalmente sottoposto a una potatura di contenimento, in modo da poter raggiungere da terra almeno una parte dei rami e quindi dei frutti, senza dover ricorrere a scale per la raccolta. Il gelso, pur potendo essere soggetto a malattie fungine come il cancro dei rami o a parassiti come la cocciniglia, ne soffre raramente in modo preoccupante, tanto che non richiede in genere trattamenti antiparassitari.

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