Ogni anno, in occasione del Natale, sono in vendita nei garden center i tradizionali abeti provvisti di pane di terra attorno alle radici. Alcuni consigli per un acquisto consapevole
Natale si avvicina e molte famiglie conservano l’abitudine di addobbare un vero albero, scegliendo tra gli abeti che si trovano appositamente in commercio. Il consiglio più importante è quello di acquistare gli abeti nei vivai autorizzati, piante riconoscibili perché contrassegnate da un tagliandino che indica, oltre alla denominazione del vivaio, il luogo di origine, la specie di appartenenza e l’età della pianta. In Italia la coltivazione degli abeti per allestire l’albero di Natale è concentrata prevalentemente in Toscana (nelle province di Arezzo e Pistoia) e in Veneto, in zone montane e collinari marginali altrimenti destinate all’abbandono e al conseguente degrado idrogeologico. Ciononostante ogni anno l’Italia importa una notevole quantità di abeti dal Nord e dall’Est Europa. Una volta passate le festività, nel caso in cui si voglia utilizzare le piante per il rimboschimento, è importante verificare la specie di appartenenza per evitare la mescolanza tra le specie locali e quelle provenienti dall’estero.
Tradizione e simbologia dell’albero di Natale
La tradizione cristiana dell’albero di Natale nasce nel contesto protestante germanico. È interessante ricordare come, secondo una leggenda, fu proprio Martin Lutero, il fondatore del protestantesimo, a diffondere l’uso dell’albero di Natale adornandolo di candele e renderlo anche un simbolo di luce.
L’abete, albero sempreverde, poi ha da sempre assunto una connotazione «divina» per la sua capacità di mantenere fronde perenni e verdissime, quando il resto della vegetazione è del tutto spoglia. Esso sottolinea come la vita nel cuore dell’inverno sia soltanto nascosta e che presto tornerà a rifiorire. Su questo stimolo è facile reinventarsi un albero di Natale alternativo, giocando a proprio piacimento con le forme che piante diverse, magari già presenti in casa, offrono, addobbandole alla ricerca della medesima originalità. Chi vuole mantenere vivo il significato dell’albero di Natale provando a rinunciare al più tradizionale abete, può quindi addobbare un qualunque sempreverde ornamentale come, per esempio, la crassula (nella foto), l’agrifoglio, il ginepro, il corbezzolo, il viburno, il leccio, l’alloro e la sughera. Secondo gli esperti del monitoraggio del patrimonio forestale italiano del Corpo forestale dello Stato scegliere un albero di Natale che sia reinseribile nell’ambiente è un pensiero ecologicamente corretto, ma l’abete rosso, che è il più utilizzato a Natale, è adatto soltanto alle zone montane, dalla Liguria al Friuli, ed è per questo che sarebbe meglio scegliere altri tipi di piante.