
“È ufficiale: dal 2016 coltivare l’orto sarà illegale”. Così titola una notizia che circola su internet da alcune settimane, annunciando una “decisione” (non meglio specificata) della Commissione Agricoltura dell’Unione Europea che vieterebbe, dal primo gennaio del prossimo anno, di coltivare ortaggi per l’autoconsumo, pena multe salatissime (da 5 mila a 150 mila euro) e addirittura il carcere se i prodotti dell’orto “abusivo” fossero ceduti a terzi. Al termine dell’articolo, un perentorio “Noi non ci stiamo, firma qui, facciamoci sentire!”. Poi, cliccando per sostenere la democratica ribellione, appare un bel “pesce d’aprile”, colorato da verze, ravanelli e lattughe, svelando lo scherzo, che molti altri siti internet hanno contribuito a diffondere e decine di migliaia di lettori (evidentemente disinteressati a firmare la petizione) hanno creduto vero.
Una falsa notizia e uno scherzo che ogni tanto torna sulle bacheche di Facebook e nelle caselle di posta elettronica, al quale consigliamo di rispondere passando serenamente qualche ora con la zappa in mano, perché la primavera è iniziata e non c’è tempo da perdere.