23 marzo, Giornata mondiale della Meteorologia quest’anno dedicata agli oceani

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la Redazione
23 marzo 2021

Nel 1961 è stata istituita la Giornata Mondiale Meteorologica, promossa e curata dall'Organizzazione mondiale della Metereologia (OMM). Si celebra ogni anno il 23 marzo per ricordare, in quello stesso giorno del 1950, l'istituzione dell'OMM

Sotto la guida e nell’ambito dei programmi dell’Organizzazione, i servizi metereologici e idrologici nazionali contribuiscono alla protezione della vita e delle cose dai disastri naturali, alla protezione dell’ambiente naturale ed al miglioramento del benessere di tutti gli ambiti della società civile operando in settori importanti quali: la sicurezza alimentare, delle risorse idriche e dei trasporti. Ogni anno la giornata è dedicata a un tema: il 2021 si svolge sotto il titolo «The ocean, our climate and weather» («L’oceano, il nostro clima e il nostro tempo»), in concomitanza con il lancio da parte delle Nazioni Unite della decade dell’Oceanografia per la Sostenibilità.

Sappiamo molto bene che le condizioni meteorologiche e le loro previsioni sono fondamentali nell’attività agricola. Fino a qualche decennio fa, chi viveva e lavorava in campagna era abituato a scrutare il cielo per cercare di indovinare i «capricci del tempo», basandosi solo sulla propria esperienza personale e su alcuni modi di dire, più o meno fondati. Alla fine, comunque, si sarebbe dovuto accettare «quel che piove dal cielo». Oggi non è più così. È possibile reperire facilmente alcune conoscenze e informazioni di base che permettono anche ai non addetti ai lavori di interpretare in modo ben più consapevole i segni del tempo: si può imparare a riconoscere e classificare le nubi, a leggere gli elementi fondamentali di un’immagine da satellite o di una carta del tempo, a seguire lo svolgersi delle varie fasi di una perturbazione, ad adoperare alcuni semplici strumenti. I «capricci del tempo» non appaiono più tali, se sappiamo quali sono le condizioni favorevoli al verificarsi di un particolare evento meteorologico (un temporale, una nevicata, una tromba d’aria, la nebbia…) e se riusciamo a capire quanto è probabile che queste condizioni si realizzino a breve scadenza, nel luogo in cui ci troviamo. 

L’agricoltura ha oltretutto convissuto nei millenni con il clima grazie a progressivi e intelligenti adattamenti nelle tecniche. Pur nella grande variabilità che lo ha caratterizzato nel corso dei millenni, il clima della terra ha consentito e consente la vita e il perpetuarsi di un’agricoltura che è sempre «figlia» del cambiamento climatico, fenomeno oggi strettamente monitorato.


16VC11SSul tema del meteo, Vita in Campagna ha pubblicato due Guide illustrate, curate da Laura Celata, utili a saper leggere le nuvole e il cielo per prevedere cosa accadrà, con gli occhi di chi coltiva. Analizzano e mostrano gli antichi saperi e le nuove tecniche per imparare a decifrare i segni che preannunciano i cambiamenti metereologici.

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