Questa erba che cresce su terreni sabbiosi e salsi, spontaneamente lungo le coste del Mediterraneo, è la Plantago coronopus, appartenente alla famiglia delle Plantaginacee. Si tratta di una pianticella erbacea inconfondibile per le belle foglie a forma di stella disposte quasi aderenti al terreno, se le piante sono rade; per questo è conosciuta come «erba stella» o «erba saetta», ma anche con altri termini come «coronopo», «corno di cervo», «barba di cappuccino» o più spesso nelle coltivazioni come «minutina». Come si può dedurre dal nome botanico, è una piantaggine e infatti somiglia ad altre specie del genere Plantago, che per lo più hanno le foglie coriacee. L’erba stella è commestibile, almeno all’inizio della primavera, quando le foglie sono ancora tenere, e infatti viene raccolta a tale scopo nelle zone in cui cresce spontanea. Si può anche coltivare nell’orto e, come si può intuire, le piantine sono allora più tenere, perché crescono in terreno più fertile. Si semina a fine inverno o all’inizio della primavera e si coltiva come la cicoria.
Erba che cresce su terreni sabbiosi: Plantago coronopus
Questa erba che cresce su terreni sabbiosi e salsi, spontaneamente lungo le coste del Mediterraneo, è la Plantago coronopus, appartenente alla famiglia delle Plantaginacee. Si tratta di una pianticella erbacea inconfondibile per le belle foglie a forma di stella disposte quasi aderenti al terreno, se le piante sono rade; per questo è conosciuta come «erba stella» o «erba saetta», ma anche con altri termini come «coronopo», «corno di cervo», «barba di cappuccino» o più spesso nelle coltivazioni come «minutina». Come si può dedurre dal nome botanico, è una piantaggine e infatti somiglia ad altre specie del genere Plantago, che per lo più hanno le foglie coriacee. L’erba stella è commestibile, almeno all’inizio della primavera, quando le foglie sono ancora tenere, e infatti viene raccolta a tale scopo nelle zone in cui cresce spontanea. Si può anche coltivare nell’orto e, come si può intuire, le piantine sono allora più tenere, perché crescono in terreno più fertile. Si semina a fine inverno o all’inizio della primavera e si coltiva come la cicoria.
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