Il cedro Mano di Buddha (Citrus medica digitata), originario della Cina, è coltivato da molti secoli. La caratteristica che lo contraddistingue è la forma bizzarra dei suoi frutti, che ricordano appunto una mano, da cui deriva il suo nome. Il frutto matura in inverno e viene raccolto a inizio primavera. Durante l’inverno la pianta va riparata in un ambiente non riscaldato e bene arieggiato, non in appartamento dove la temperatura troppo calda e l’aria troppo secca possono provocare la perdita repentina di tutte le foglie. In primavera occorre controllare, estraendo la zolla dal vaso, le radici: se formano una rete troppo fitta, significa che il vaso è piccolo e va cambiato con uno più grande di pochi centimetri.
Il cedro Mano di Buddha, come coltivarlo
Ho ricevuto in regalo un piccolo agrume in vaso chiamato Mano di Buddha e vorrei avere qualche utile informazione riguardo alla sua coltivazione. Posso mantenerlo in appartamento? La pianta è alta 50 cm e al momento è in un vaso di 23 cm di diametro. Devo rinvasarla?
La risposta della redazione.
Il cedro Mano di Buddha (Citrus medica digitata), originario della Cina, è coltivato da molti secoli. La caratteristica che lo contraddistingue è la forma bizzarra dei suoi frutti, che ricordano appunto una mano, da cui deriva il suo nome. Il frutto matura in inverno e viene raccolto a inizio primavera. Durante l’inverno la pianta va riparata in un ambiente non riscaldato e bene arieggiato, non in appartamento dove la temperatura troppo calda e l’aria troppo secca possono provocare la perdita repentina di tutte le foglie. In primavera occorre controllare, estraendo la zolla dal vaso, le radici: se formano una rete troppo fitta, significa che il vaso è piccolo e va cambiato con uno più grande di pochi centimetri.
Il cedro Mano di Buddha (Citrus medica digitata), originario della Cina, è coltivato da molti secoli. La caratteristica che lo contraddistingue è la forma bizzarra dei suoi frutti, che ricordano appunto una mano, da cui deriva il suo nome. Il frutto matura in inverno e viene raccolto a inizio primavera. Durante l’inverno la pianta va riparata in un ambiente non riscaldato e bene arieggiato, non in appartamento dove la temperatura troppo calda e l’aria troppo secca possono provocare la perdita repentina di tutte le foglie. In primavera occorre controllare, estraendo la zolla dal vaso, le radici: se formano una rete troppo fitta, significa che il vaso è piccolo e va cambiato con uno più grande di pochi centimetri.
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