Considerato che il gelso assume naturalmente una forma globosa espansa, con una chioma ampia in larghezza, gli interventi di potatura del gelso in età giovanile potranno essere rivolti al controllo della vigoria, dirigendola nella forma e foggia desiderate in quanto il gelso risponde bene ai tagli, anche drastici. L’albero è lento nell’accrescimento, ma raggiunge un ragguardevole volume della chioma, con grande effetto ornamentale e di ombra. Per la sua grande rusticità non richiede particolari cure, anche nei riguardi della potatura. Se si desidera ottenere una pianta adulta con un bell’effetto ombra, si può praticare in età giovanile una semplice spuntatura dell’asse centrale per favorire un maggiore accrescimento della chioma in larghezza; altrimenti gli interventi si limiteranno all’eliminazione del legno secco o malato e allo sfoltimento della chioma. Il gelso nero (Morus nigra) è diffuso in tutto il mondo fin dall’antichità. La sua adattabilità è molto ampia: lo si trova dalle pianure a livello del mare fino ai 1.000 metri di altitudine, dal Nord al Sud Italia. Un tempo era coltivato per la produzione di foglie per l’alimentazione del baco da seta, ma è stato poi soppiantato dal gelso bianco (Morus alba) che produce un fogliame più ricco e gradito al baco. Anche per questa ragione il gelso nero ha trovato più largo impiego per la produzione di frutti (more di gelso).
Potatura del gelso
Possiedo una pianta di gelso nero di tre anni e gradirei sapere se si può potarlo e come.
La risposta della redazione.
Considerato che il gelso assume naturalmente una forma globosa espansa, con una chioma ampia in larghezza, gli interventi di potatura del gelso in età giovanile potranno essere rivolti al controllo della vigoria, dirigendola nella forma e foggia desiderate in quanto il gelso risponde bene ai tagli, anche drastici. L’albero è lento nell’accrescimento, ma raggiunge un ragguardevole volume della chioma, con grande effetto ornamentale e di ombra. Per la sua grande rusticità non richiede particolari cure, anche nei riguardi della potatura. Se si desidera ottenere una pianta adulta con un bell’effetto ombra, si può praticare in età giovanile una semplice spuntatura dell’asse centrale per favorire un maggiore accrescimento della chioma in larghezza; altrimenti gli interventi si limiteranno all’eliminazione del legno secco o malato e allo sfoltimento della chioma. Il gelso nero (Morus nigra) è diffuso in tutto il mondo fin dall’antichità. La sua adattabilità è molto ampia: lo si trova dalle pianure a livello del mare fino ai 1.000 metri di altitudine, dal Nord al Sud Italia. Un tempo era coltivato per la produzione di foglie per l’alimentazione del baco da seta, ma è stato poi soppiantato dal gelso bianco (Morus alba) che produce un fogliame più ricco e gradito al baco. Anche per questa ragione il gelso nero ha trovato più largo impiego per la produzione di frutti (more di gelso).
Considerato che il gelso assume naturalmente una forma globosa espansa, con una chioma ampia in larghezza, gli interventi di potatura del gelso in età giovanile potranno essere rivolti al controllo della vigoria, dirigendola nella forma e foggia desiderate in quanto il gelso risponde bene ai tagli, anche drastici. L’albero è lento nell’accrescimento, ma raggiunge un ragguardevole volume della chioma, con grande effetto ornamentale e di ombra. Per la sua grande rusticità non richiede particolari cure, anche nei riguardi della potatura. Se si desidera ottenere una pianta adulta con un bell’effetto ombra, si può praticare in età giovanile una semplice spuntatura dell’asse centrale per favorire un maggiore accrescimento della chioma in larghezza; altrimenti gli interventi si limiteranno all’eliminazione del legno secco o malato e allo sfoltimento della chioma. Il gelso nero (Morus nigra) è diffuso in tutto il mondo fin dall’antichità. La sua adattabilità è molto ampia: lo si trova dalle pianure a livello del mare fino ai 1.000 metri di altitudine, dal Nord al Sud Italia. Un tempo era coltivato per la produzione di foglie per l’alimentazione del baco da seta, ma è stato poi soppiantato dal gelso bianco (Morus alba) che produce un fogliame più ricco e gradito al baco. Anche per questa ragione il gelso nero ha trovato più largo impiego per la produzione di frutti (more di gelso).
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