Laghetto balneabile, ottima alternativa a piscina e laghetto ornamentale

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la Redazione
12 maggio 2023

Lo spazio esterno sufficientemente ampio di abitazioni rurali, spesso ospita un laghetto artificiale oppure una piscina. Oppure sono entrambi nei desideri. È anche possibile combinare le due funzioni costruendo un laghetto balneabile naturale che, oltre ad impreziosire il giardino in tutte le stagioni, crea uno spazio ricreativo in cui è possibile nuotare e tuffarsi

Quattro buoni motivi per scegliere un laghetto balneabile e non una normale piscina

1) Il laghetto balneabile, detto anche biopiscina, vive in modo naturale le stagioni: ghiaccio e neve in inverno, flora e fauna in primavera ed estate e la caduta delle foglie in autunno trasformano questo habitat senza danneggiarlo.

2) Non richiede lo svuotamento o la copertura invernale come invece richiesto per le piscine. È uno specchio d’acqua in cui le piante acquatiche sostituiscono l’uso del cloro con la fitodepurazione che è la loro capacità di intercettare e immobilizzare nutrienti e metalli e in particolare l’ammoniaca.

3) Il sistema usato per mantenere l’acqua al punto giusto di balneabilità non richiede l’uso di prodotti chimici per la depurazione; l’acqua viene mantenuta leggera e piacevolmente naturale e tale da non provocare allergie.

4) L’impatto ambientale è minimo sotto tutti i punti di vista, dai consumi energetici all’inserimento nel paesaggio ed ai materiali impiegati nella costruzione che consentono anche un certo riscaldamento dell’acqua prolungando la stagione balneabile oltre quella delle normali piscine.

Caratteristiche ideali del luogo in cui costruire il laghetto balneabile

Il luogo in cui costruire il laghetto deve essere al riparo dal vento e a una distanza di almeno una decina di metri da piante ad alto fusto per evitare che la propagazione delle loro radici danneggi le sponde del laghetto e che la loro ombra ostacoli la fioritura delle piante che si trovano nel laghetto stesso.

Com’è composto il laghetto balneabile

Il laghetto ha una zona balneabile con una profondità massima che, sia per problemi di sicurezza che per un’efficace movimentazione dell’acqua, non deve essere superiore a 1,50 metri. Le sponde sono a pendenza lieve dal lato di entrata nell’acqua da parte dei bagnanti, mentre possono essere leggermente più ripide negli altri settori del perimetro. La zona balneabile è impermeabilizzata con un feltro in propilene e una geomembrana in gomma sintetica vulcanizzata.

Attorno è prevista una zona di rigenerazione (anch’essa impermeabilizzata) che serve ad aiutare la normale fitodepurazione nei periodi più caldi e di maggior utilizzo del laghetto, grazie alla presenza di ciottoli, pietre e piante acquatiche e di bordura (Juncus, caltha, iris, ninfea ecc.).

La fitodepurazione è comunque una funzione peculiare anche di una vasca dedicata, la vasca di fitodepurazione appunto. In essa arriva l’acqua sporca di superficie portata da pompe a basso consumo e collegate a depuratori (skimmer). La vasca di fitodepurazione, posta a un livello superiore rispetto al laghetto balneabile e impermeabilizzata, contiene al suo interno uno strato di lapilli e zeoliti, lavati e selezionati, e piante acquatiche (per esempio, caltha, ninfee, juncus, iris ecc.) che, assieme ai microrganismi che vi si creano, attuano la depurazione dell’acqua. La vasca di fitodepurazione è dotata di un pozzetto di spurgo, accessibile dall’esterno che permette di aspirare lo sporco che, con il passare degli anni, si può accumulare sul fondo.

Un “ruscello” ossigenante con cascatella collega la vasca di fitodepurazione al laghetto balneabile, dove l’acqua ritorna pulita. A completare il movimento dell’acqua sono previste pompe di ricircolo, indirizzate verso gli skimmer, che prelevano l’acqua dal fondo del laghetto e la reimmette appena sotto il pelo dell’acqua per favorire la pulizia della superficie del laghetto stesso e mantenere l’acqua di superficie in movimento per impedire che le zanzare depongano le uova.

Se il laghetto è allo stesso livello del terreno circostante o più basso, una canalina permette il drenaggio periferico, impedendo che l’acqua piovana che cade sul terreno circostante entri nel laghetto portando con sé concimi ed inquinanti. Per compensare l’abbassamento del livello dell’acqua per effetto soprattutto dell’evaporazione, è prevista una vasca di accumulo, interrata e posizionata nelle vicinanze del laghetto, che va a contenere e ad accumulare l’acqua di eventuali piogge, sorgenti e acquedotti.

Realizzazione

Generalmente, per la realizzazione di laghetti balneabili fino ad una profondità di 1,50 metri non è necessario chiedere permessi. Tuttavia, la normativa può variare a seconda dei Comuni e, pertanto, è consigliato chiedere preventivamente informazioni presso l’ufficio tecnico del proprio Comune di residenza. In genere, i lavori richiedono circa venti giorni e vanno affidati a ditte specializzate che si occupano delle diverse fasi, dallo scavo all’impermeabilizzazione, al posizionamento degli impianti, dei rivestimenti e delle piante.

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