L’automazione è il caposaldo per un'irrigazione corretta e senza sprechi di risorse. Con questi sistemi non si perde tempo per irrigare ed è possibile dare acqua anche in caso di assenza per impegni di lavoro o per vacanza
Per rendere più efficace ed economica e meno impegnativa l’irrigazione è possibile installare le centraline di programmazione automatica, cioè dei dispositivi elettromeccanici o elettronici che consentono di gestire automaticamente l’avvio e lo spegnimento dell’impianto irriguo. Sono in sostanza dei timer che comandano una o più elettrovalvole per irrigazione, aprendole e chiudendole al momento voluto.
A seconda delle situazioni operative e delle esigenze si possono avere programmatori meccanici o elettronici, da interno o da esterno, alimentati da rete o da batteria, con installazione fuori suolo o in pozzetto. Inizialmente questi sistemi automatizzati hanno trovato il principale impiego per l’irrigazione del tappeto erboso dei giardini. Il loro utilizzo si è poi esteso a balconi, verande, orti e perfino a frutteti e vigneti.
I programmatori da rubinetto
I programmatori più semplici e diffusi sono quelli meccanici da rubinetto. Si installano direttamente sul rubinetto mediante l’apposito bocchettone e si collegano tramite un raccordo al tubo di irrigazione. La loro semplicità di funzionamento permette di programmare, con uno o più intervalli, la partenza e la durata dell’irrigazione.
Si impostano azionando una ghiera rotativa o con una tastiera; in certi casi un display visualizza i parametri impostati. L’apertura e la chiusura dell’acqua avviene grazie a un’elettrovalvola motorizzata integrata. Un gradino sopra, però, sono i programmatori elettrici da rubinetto alimentati con una o due pile da 9 V.
Fotografie: Gardena.com