Il rosmarino (Rosmarinum officinalis) è una specie robusta che, di norma, non presenta malattie e problemi dal punto di vista fitosanitario. Talora si osservano deperimenti delle piante dovuti generalmente a collocazioni ambientali (anche se sopporta temperature sino a –10° C), a mancanza di adeguata luminosità, a ristagni d’acqua nel terreno, a carenze od eccessi di concimazione, a presenza di nematodi nel terreno. Il rosmarino allora si presenta con colorazione delle foglie tendente al giallo-grigio con macchie talora di colore bruno e seccumi ai margini e nelle punte delle foglie. In queste condizioni di stentata attività vegetativa si possono sovrapporre attacchi fungini, quali l’oidio, che arrivano anche a provocare la morte della pianta. In questi casi è buona cosa provvedere alla verifica del drenaggio del terreno, arieggiandolo con un’operazione di sarchiatura, equilibrare o cessare le concimazioni e, se il rosmarino è coltivato in vaso, effettuare un rinvaso cambiando il terriccio e verificando lo stato di salute dell’apparato radicale, ricordando che la presenza di parti nerastre è segno di necrosi ed asfissia radicale.
Rosmarino con foglie gialle e secche che poi cadono
Il rosmarino (Rosmarinum officinalis) è una specie robusta che, di norma, non presenta malattie e problemi dal punto di vista fitosanitario. Talora si osservano deperimenti delle piante dovuti generalmente a collocazioni ambientali (anche se sopporta temperature sino a –10° C), a mancanza di adeguata luminosità, a ristagni d’acqua nel terreno, a carenze od eccessi di concimazione, a presenza di nematodi nel terreno. Il rosmarino allora si presenta con colorazione delle foglie tendente al giallo-grigio con macchie talora di colore bruno e seccumi ai margini e nelle punte delle foglie. In queste condizioni di stentata attività vegetativa si possono sovrapporre attacchi fungini, quali l’oidio, che arrivano anche a provocare la morte della pianta. In questi casi è buona cosa provvedere alla verifica del drenaggio del terreno, arieggiandolo con un’operazione di sarchiatura, equilibrare o cessare le concimazioni e, se il rosmarino è coltivato in vaso, effettuare un rinvaso cambiando il terriccio e verificando lo stato di salute dell’apparato radicale, ricordando che la presenza di parti nerastre è segno di necrosi ed asfissia radicale.
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