I vantaggi del sovescio nel vigneto… e non solo

Sovescio vigneto
la Redazione
11 ottobre 2017

L’autunno è il momento ideale per seminare le essenze da interrare nella prossima primavera con la pratica del sovescio. Questa tecnica permette di arricchire il terreno di sostanza organica ed è particolarmente utile nel caso della vite

I vantaggi del sovescio sono numerosi e si possono riassumere nei seguenti punti:

  • migliora il contenuto di sostanza organica e di humus del terreno, la struttura e la porosità del suolo;
  • protegge il suolo e trattiene l’acqua;
  • contribuisce all’approfondimento delle radici delle piante coltivate nel terreno;
  • favorisce il controllo delle erbe infestanti;
  • può sostituire letame e concimi;
  • contribuisce a portare in superficie i microelementi (ferro, boro, cloro, manganese, ecc.);
  • aumenta la biodiversità e favorisce la presenza degli insetti utili.

Principali vegetali utilizzati

Leguminose

Le leguminose apportano azoto al terreno. L’azoto favorisce lo sviluppo vegetativo perché è l’elemento plastico per eccellenza. Le più comuni leguminose utilizzate per il sovescio sono il favino, il trifoglio incarnato, la veccia comune, il lupino, la lenticchia, il fagiolo, il pisello da foraggio, il pisello e la fava.

Graminacee

Le graminacee, principalmente l’avena, la segale, l’orzo, il sorgo sono grandi divoratrici di azoto e si utilizzano generalmente in associazione con le leguminose: le graminacee proteggono le leguminose dal freddo e queste ultime sono più resistenti alla siccità. Gli abbinamenti più usati sono avena con pisello da foraggio e avena con veccia.

Crucifere

Le crucifere forniscono rapidamente una grande quantità di massa vegetale e riescono ad assimilare il fosforo insolubile presente nel terreno. Con il loro apparato radicale fittonante (radice ingrossata che penetra in profondità), contribuiscono a mantenere soffi ce il terreno. Le più comuni sono la colza, la senape e il ravizzone.

Altre specie

Si utilizzano anche piante appartenenti ad altre specie, come per esempio il grano saraceno, che produce molta vegetazione con una crescita veloce, e la facelia, caratterizzata da un ciclo molto breve (40-60 giorni). Considerando che la facelia e il grano saraceno possono svilupparsi troppo rapidamente, rischiando di soffocare le altre essenze, si consiglia di trinciare alla fioritura queste specie, mantenendole a un’altezza da terra di 10 cm, per dare spazio alle altre essenze più tardive.

 

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