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In provincia di Mantova, a partire da marzo 2023, ha preso avvio un progetto che coinvolge due Comuni e un'associazione attiva nella salvaguardia della biodiversità con lo scopo di aiutare gli insetti impollinatori e obiettivi ben più ampi
I Comuni di San Martino dall’Argine (già Comune Amico delle Api) e Gazzuolo, entrambi in provincia di Mantova, con l’ODV Giubbe Verdi di San Martino dall’Argine hanno dato vita al progetto di semina di fiori graditi agli impollinatori, denominato «Comuni in Fiore». Tra gli obiettivi del progetto:
- Aiutare e salvaguardare gli impollinatori, in forte declino a causa di diversi elementi come la distruzione ed il degrado degli habitat, inquinamento, forte utilizzo di prodotti chimici in una agricoltura intensiva, cambiamenti climatici, malattie e diffusione di specie aliene.
- Sostenere le attività di apicoltura locale e stanziale fornendo pascoli agli impollinatori.
- Riqualificare alcune aree del territorio.
- Sensibilizzare i cittadini sull’importanza della tutela degli impollinatori.
- Promuovere il turismo a piedi o in bicicletta.
- Favorire l’impollinazione di altri fiori spontanei e selvatici, frutteti e coltivazioni agricole.
- Adempiere agli obiettivi delle linee guida del progetto internazionale Comuni amici delle Api.
- Rendere più bello il territorio.
- Creare spazi per laboratori di educazione ambientale.
Le sementi distribuite
È stato utilizzato un miscuglio chiamato “fasce tampone fiorite” specifico per l’apicoltura, che porta a un aumento della biodiversità degli ambienti agrari e ripristina ambienti in zone naturali. Tale miscuglio di semi contiene diciannove specie di spontanee perenni da fiore, autoctone, e tre annuali, molto indicato per la costituzione di infrastrutture ecologiche ai margini delle colture da reddito.
Il progetto
La semina è avvenuta a mano, grazie ai volontari delle Giubbe Verdi, e ha coinvolto appezzamenti di terreni per un percorso di diversi chilometri (quasi 11 km), cercando di creare, dove possibile, un vero e proprio corridoio per gli insetti impollinatori; un corridoio ricco di fiori nettariferi e al riparo dal traffico urbano. Al progetto hanno aderito, oltre ai Comuni, che hanno messo a disposizione alcuni terreni di proprietà, alcuni privati e altre aziende agricole che hanno concesso piccoli appezzamenti, capezzagne, campi incolti, bordature di fossi e canali. Altre buone prassi sono state e saranno messe in atto:
- non sfalciare l’area fino a completa fioritura (i fiori dovranno essere già andati a seme);
- non utilizzare prodotti chimici sull’area e nelle sue pertinenze.
Nelle aree seminate di proprietà dei Comuni, sono stati apposti dei cartelli dedicati al progetto, per informare e sensibilizzare la popolazione. Infatti, queste aree saranno sfalciate solo quando i fiori avranno completato il loro ciclo di fioritura.
In queste aree è prevista anche la collocazione dei cosiddetti bee hotels per aiutare gli insetti a trovare un luogo adatto anche alla loro riproduzione.
Grazie alle abbondanti piogge della primavera, la semina è andata a buon fine. Fioriture di vari colori e la crescita del manto erboso hanno così riempito e rafforzato soprattutto aree come le bordature di fossi, canali e banchine che, spesso, erano addirittura prive di vegetazione.
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