Associazioni Orizzonte Biodiversità: un’alleanza per la natura

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la Redazione
8 gennaio 2025

Nel 2024 le Associazioni aderenti al progetto di Vita in Campagna sono passate da 11 a 13. Raccontiamo le attività svolte nel corso dell'ultimo anno per proteggere fauna e habitat a rischio

Con la chiusura dell’anno 2024, presentiamo come di consueto un resoconto di quanto le Associazioni che fanno parte del progetto di Vita in Campagna «Orizzonte Biodiversità» hanno realizzato nel corso del 2024: attività intense, condotte con intelligenza e competenza, finalizzate al raggiungimento di obiettivi di tutela della biodiversità e di sensibilizzazione del pubblico. A loro tutte, ai volontari che vi prestano il loro impegno e la loro opera, agli associati e a tutti coloro che le sostengono e le seguono con partecipazione, va tutto il nostro plauso.

Compagnia Giubbe Verdi di S. Martino dall’Argine

Nella provincia di Mantova, le Giubbe Verdi di San Martino dall’Argine sono una realtà di volontariato ambientale che da anni si dedica alla tutela dell’ambiente, alla salvaguardia degli animali selvatici e all’educazione ecologica. Nel corso del 2024 sono state impegnate in una serie di progetti che spaziano dal monitoraggio della fauna selvatica alla promozione di pratiche sostenibili, collaborando con scuole e istituzioni locali per rafforzare la consapevolezza ecologica sul territorio. Uno degli obiettivi principali è stata l’educazione ambientale. Le Giubbe Verdi hanno organizzato laboratori e incontri nelle scuole per sensibilizzare i giovani sui temi della biodiversità, del rispetto per la natura e dell’importanza degli ecosistemi locali. Tra i programmi ci sono stati workshop su come prendersi cura degli animali selvatici, lezioni sulla flora e fauna autoctona e attività pratiche all’aperto che hanno permesso agli studenti di entrare in contatto diretto con l’ambiente.

Nel 2024 sono stati realizzati molti eventi significativi, tra cui:

  • Giornata ecologica a San Martino dall’Argine giunta all’8ª edizione. Ha coinvolto oltre 50 volontari, tra associazioni locali, ragazzi della Cooperativa Agorà e dipendenti dell’azienda San Martino (Cleca), per la pulizia delle zone golenari e dell’argine.
  • Concorso fotografico con il Comune di Rivarolo Mantovano dedicato ad api e fiori. Ha registrato un’ampia partecipazione da tutta Italia. I vincitori sono stati omaggiati di miele locale e guide di Vita in Campagna.
  • Animali selvatici in cammino: evento organizzato con l’Asd (Associazione sportiva dilettantistica) Dammi la Zampa di Marcaria (Mantova). Ha coinvolto i ragazzi del Cred parrocchiale (Centro ricreativo estivo diurno) di San Martino dall’Argine e i Boy-Scout di Bozzolo. L’incontro ha esplorato la biodiversità del territorio mantovano e lombardo, dai grandi carnivori come il lupo ai piccoli insetti impollinatori, sottolineando l’importanza di tutelare questo patrimonio naturale e promuovere una convivenza pacifica tra uomo e fauna selvatica. Grazie al supporto di Asd, è stata raccontata anche la breve presenza di un branco di lupi, che si è riprodotto in zona prima di disperdersi.
  • Alberi monumentali e api selvatiche: evento dedicato alla Giornata mondiale delle api, è stato organizzato con le scuole medie di San Martino dall’Argine, in collaborazione con i Carabinieri Forestali. Durante il censimento degli alberi monumentali, sono stati catalogati cinque esemplari interessanti: tre gelsi, una quercia e un olmo secolari. Gli studenti hanno visitato i gelsi, approfondendo il ruolo fondamentale degli alberi per gli ecosistemi.

Le Giubbe Verdi continueranno a lavorare anche nel 2025 per proteggere e valorizzare il patrimonio naturale del territorio.

Iolas – Associazione per lo studio e la conservazione delle farfalle

Durante il 2024 l’Associazione ha proseguito il suo impegno nello studio e nella protezione delle farfalle, attraverso monitoraggi e attività di sensibilizzazione e divulgazione. Molte iniziative rientrano in progetti pluriennali svolti in collaborazione con enti, associazioni e fondazioni.

Per il sesto anno consecutivo è proseguita la collaborazione con la Fondazione Lombardia per l’Ambiente (FLA), che ha permesso di approfondire la conoscenza della distribuzione in Lombardia di specie di farfalle cruciali per la conservazione della biodiversità. La raccolta di dati sul campo è stata arricchita dai contributi di appassionati coinvolti in iniziative di Citizen science, consentendo di mappare gran parte del territorio regionale. Sono state confermate località di presenza di alcune specie e segnalate nuove aree. Purtroppo, in molti siti, specie un tempo presenti non sono più state trovate e ciò rende il lavoro di raccolta dati ancora più strategico.

Iolas rinnova il proprio impegno nel progetto europeo «eBMS» (Butterfly Monitoring Scheme), monitorando da 5 anni due siti in Lombardia. Seguendo un metodo standardizzato, le attività si svolgono lungo transetti (percorsi) fissi, annotando la presenza e l’abbondanza delle farfalle diurne durante la bella stagione.

Tra le iniziative aperte al pubblico si segnalano escursioni dedicate al butterflywatching in località significative della provincia di Pavia e la tradizionale Mothnight, la «Notte delle falene», per osservare le farfalle notturne. Questi eventi contribuiscono a promuovere la conoscenza e la tutela delle farfalle, rafforzando la sensibilità verso la biodiversità.

Inoltre, Francesco Gatti, Presidente dell’Associazione, insieme al socio Pier Giuseppe Varalda hanno partecipato all’inchiesta di RaiNews intitolata «L’estinzione invisibile. La scomparsa degli insetti e le conseguenze per l’uomo», contribuendo a sensibilizzare il pubblico sull’importanza della salvaguardia degli insetti. Tale servizio è tuttora visibile nel sito di Vita in Campagna
nel sito di Vita in Campagna.

Società italiana per lo studio e la conservazione delle libellule ODV – Odonata.it

L’Associazione ha inaugurato il 2024 con la pubblicazione dei vincitori del concorso fotografico «Libellule 2023». Tra le 39 immagini inviate da 13 soci, la giuria ha premiato come prima classificata una foto di Francesco Fava.

Il 20-21 aprile 2024 si è tenuto il XIV Convegno «Le libellule in Italia» presso il Parco Naturale di Pantanello, a Cisterna di Latina (Latina). All’evento hanno partecipato 35 persone, che hanno assistito a 17 presentazioni scientifiche. A giugno, la Società Odonata ha lanciato l’iniziativa «La libellula della pozza accanto»: tra il 7 e il 17 giugno, ogni partecipante ha esplorato un ambiente idoneo agli «odonati» entro 3 chilometri dalla propria abitazione. L’iniziativa ha coinvolto 16 soci, che hanno censito complessivamente 35 specie, ampliando così le conoscenze sulle libellule nelle aree urbane e periurbane.

Tra le attività principali di Odonata.it spicca la raccolta di segnalazioni di libellule su tutto il territorio italiano, attraverso la piattaforma www.ornitho.it. Anche nel 2024, grazie a un team di 23 «validatori» incaricati di verificare l’accuratezza dei dati, sono state registrate ben 15.000 segnalazioni, da nord a sud, dall’Alto Adige fino a Portopalo di Capo Passero in Sicilia.

Salviamo l’Orso

L’Associazione si impegna nella conservazione dell’orso bruno marsicano, presente in modo continuo o saltuario in cinque Regioni: Abruzzo, Lazio, Molise, Umbria e Marche. Il 2024 è stato per l’Associazione un anno di ripresa dopo un difficile 2023, segnato dalla perdita di due orsi e da numerosi episodi di avvelenamento. Per contrastare questo fenomeno, diffuso e spesso sommerso, l’Associazione Salviamo l’Orso, in collaborazione con Rewilding Apennines (impegnata nella tutela e nel ripristino degli ecosistemi e di specie chiave, come oltre all’orso, anche di avvoltoi e gamberi di fiume) ha deciso di istituire una propria unità cinofila anti-veleno. A giugno 2024, Wild, un pastore belga Malinois, femmina, è entrata a far parte del team e ha iniziato la formazione anti-veleno insieme al suo conduttore, Julien Leboucher per cercare esche avvelenate.

Quest’anno, in collaborazione con l’Associazione Rewilding Apennines, abbiamo accolto 88 volontari provenienti da diversi paesi d’Europa e del mondo. Grazie al loro prezioso contributo l’Associazione salviamo l’Orso è stata in grado di fornire e installare oltre 50 recinzioni elettrificate per proteggere arnie, stalle e pollai dagli attacchi degli orsi. Inoltre, sono stati organizzati 13 eventi per promuovere il dialogo con le comunità locali sul tema della coesistenza con l’orso e sono stati installati cassonetti a prova d’orso in 5 comuni dell’Appennino centrale, rendendo i rifiuti inaccessibili alla fauna selvatica.

Sono state organizzate inoltre cinque giornate dedicate alla potatura di frutteti abbandonati e quattro giornate alla raccolta della frutta, per evitare che gli orsi vengano attratti nei centri abitati. Inoltre, sono state organizzate 13 giornate per la raccolta del filo spinato abbandonato in montagna da decenni per ripristinare il paesaggio e garantire la sicurezza della fauna nel suo habitat naturale.

Tutto questo, e molto altro, è stato reso possibile grazie alla passione e all’impegno dei volontari che hanno scelto di dedicare il loro tempo e le loro energie alla tutela dell’orso e dell’Appennino.

SHI-Societas Herpetologica Italica

L’associazione scientifica SHI (Societas Herpetologica Italica) si dedica alla promozione della ricerca erpetologica di base e applicata, alla divulgazione delle conoscenze e alla tutela di anfibi, rettili e dei loro habitat.

Nel corso del 2024, la SHI ha svolto numerose attività divulgative e collaborazioni. Tra queste, spiccano i monitoraggi del tritone crestato italiano (Triturus carnifex) e della rana di Lataste (Rana latastei) nella regione Lombardia, realizzati in convenzione con la Fondazione Lombardia per l’Ambiente (FLA). Inoltre, la SHI sta collaborando con l’Università degli Studi di Torino (UniTO) e ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) per contribuire, in qualità di esperti in erpetologia, alla rendicontazione del V Report della Direttiva Habitat.

Un momento di grande rilievo è stato il XV Congresso della SHI, che si è tenuto a Perugia dal 17 al 21 settembre 2024. L’evento è stato un’occasione preziosa per promuovere l’erpetologia, sia in ambito conservazionistico che di ricerca, e per consolidare collaborazioni tra soci. Durante questo periodo si è svolta anche l’assemblea dei soci, che ha portato all’elezione del nuovo direttivo della società, in carica fino al 2028.

Guardando al futuro, la SHI organizzerà nel 2025 una nuova maratona erpetologica (HerpeThon) e altri eventi divulgativi sparsi in tutta Italia. La maratona erpetologica è un evento che combina monitoraggi sul campo, escursioni, workshop e attività divulgative per studiare e promuovere la conservazione di anfibi e rettili, sensibilizzando il pubblico sull’importanza di queste specie e dei loro habitat.

SOS Anfibi

Nel 2024, i volontari dell’Associazione hanno operato in oltre trenta siti distribuiti in quattro province venete (Treviso, Padova, Vicenza e Verona), svolgendo un importante intervento di salvataggio stradale durante la migrazione riproduttiva di diverse specie di anfibi (rospi, «rane rosse» e tritoni), tra febbraio e inizio maggio. Grazie all’impegno di circa 300 volontari, sono stati salvati dal traffico veicolare oltre 75.000 esemplari, per la maggior parte appartenenti alla specie Rospo comune (Bufo bufo). Tuttavia, nei 33 siti monitorati si è registrata una mortalità complessiva di 6.140 esemplari, nonostante l’impegno dei volontari e l’installazione di barriere anti-attraversamento in alcuni punti.

SOS Anfibi Padova ha inoltre realizzato tre nuovi stagni nell’area dei Colli Euganei (Torreglia e Baone), per favorire la presenza di anfibi, ha promosso attività didattiche nelle scuole e partecipato con banchetti informativi a eventi locali. Analogamente, i volontari di SOS Anfibi Verona hanno preso parte a due iniziative dell’8ª Circoscrizione del Comune di Verona («Grande Anello della Storia» e «Festa degli Enti del Terzo Settore») e collaborato con il Museo Civico di Storia Naturale di Verona per attività didattiche con un istituto scolastico.

Aracnofilia – Associazione Italiana di Aracnologia APS

Nata nel 2003, l’Associazione nazionale si impegna nello studio e nella valorizzazione degli aracnidi, ovvero ragni, scorpioni, zecche, opilioni e acari. Nel corso del 2024 ha organizzato una serie di attività rivolte ai soci e al pubblico iniziando l’anno con un raduno invernale a Roma, che ha visto la partecipazione di molti appassionati. A marzo, l’Associazione ha partecipato alla fiera BrixiaReptiles di Brescia, allestendo un’esposizione divulgativa con ragni vivi, pannelli informativi e specialisti pronti a rispondere alle domande dei visitatori. Ha inoltre organizzato workshop sulla corretta gestione dei ragni tropicali.

Ad aprile, un’altra esposizione didattica si è tenuta a EntoModena. Nello stesso periodo, è stata assegnata una borsa di studio a una socia meritevole per un tirocinio aracnologico in Spagna. Da maggio a dicembre, l’Associazione ha organizzato webinar aperti al pubblico su temi come adattamenti ecologici dei ragni, peculiarità chimico-fisiche delle ragnatele, strategie di predazione e mirmecofilia dei ragni, ovvero le loro particolari relazioni con il mondo delle formiche. Importanti giornate didattiche sono state realizzate nelle scuole di varie regioni (Trentino, Emilia-Romagna, Lazio, Sicilia) per avvicinare i bambini al mondo degli aracnidi.

In estate, Aracnofilia si è anche dedicata a bio-monitoraggi per valutare lo stato di conservazione di specie protette dalla Direttiva Habitat, mentre in autunno, è stata lanciata la quarta edizione del concorso fotografico #ARACHNIDA, conclusosi a dicembre con la premiazione di tre fotografi. Parallelamente, l’Associazione ha condotto importanti ricerche scientifiche pubblicate sulle maggiori riviste aracnologiche e gestito attivamente social e sito web, fornendo informazioni e supporto a migliaia di cittadini, nonché ai centri antiveleni con cui collabora da anni.

Gruppo chirotterologico le Sgrignapole

Il 2024 è stato un anno intenso per le Sgrignapole, con numerose attività di partecipazione e organizzazione di eventi divulgativi per la difesa dei pipistrelli. A marzo, in occasione dell’iniziativa internazionale WWF Earth Hour, l’Associazione ha partecipato all’evento «Stelle e pipistrelli – tesori (quasi) perduti del cielo notturno» presso il Parco Astronomico La Torre del Sole di Brembate (Bergamo), dedicato alla sensibilizzazione sui danni da inquinamento luminoso, sia ecologico che culturale.

Al Parco Paleontologico di Cene (Bergamo) ha animato una serata molto partecipata dedicata alla conoscenza dei pipistrelli, coinvolgendo adulti e bambini. Durante l’evento, numerosi pipistrelli sono stati osservati e ascoltati in volo lungo i sentieri grazie all’uso del bat detector. Gli strumenti bioacustici in dotazione del gruppo hanno anche supportato la splendida Bat night estiva organizzata nel Sito Natura 2000 ZSC (Zona Speciale di Conservazione) Valpredina – Misma (Bergamo).

Inoltre, i volontari delle Sgrignapole hanno contribuito alla liberazione di diversi pipistrelli feriti, curati presso il Centro Recupero Animali Selvatici WWF di Valpredina (Bergamo). Dopo la riabilitazione, sono stati restituiti al loro habitat, pronti a tornare a volare nei cieli notturni.

Gruppo Italiano Civette

Dal 2003 il Gruppo Italiano Civette si impegna a far conoscere e proteggere i rapaci notturni. Anche quest’anno l’Associazione ha rinnovato il suo impegno nella valorizzazione dei gufi e degli altri rapaci notturni, creature affascinanti spesso circondate da mistero e superstizioni. L’evento, ormai una tradizione consolidata, si è tenuto sabato 3 e domenica 4 agosto 2024 nella splendida cornice del Parco Naturale Adamello Brenta, a Massimeno, in provincia di Trento. Un’occasione unica per scoprire l’importanza ecologica di questi predatori.

La manifestazione è iniziata con una mostra fotografica curata da Marco Mastrorilli e Alice Cipriani, arricchita da scatti di fotografi internazionali. Le immagini hanno raccontato le diverse specie di gufi presenti nel mondo, da quelle tropicali alle europee, fino ai grandi gufi artici, offrendo uno sguardo unico su un universo affascinante.

Per bambini e ragazzi sono stati organizzati laboratori interattivi sui canti, le penne e i comportamenti di caccia dei rapaci notturni, sottolineando il loro ruolo nella catena alimentare. La sera del 3 agosto, una conferenza partecipata da oltre 100 persone ha approfondito le abitudini, le strategie di caccia e le peculiarità biologiche di questi uccelli. L’incontro è stato seguito da un’escursione notturna nei boschi per ascoltare i richiami degli allocchi e osservare il loro comportamento in volo.

Domenica 4 agosto, «Giornata mondiale del gufo», si è tenuta un’escursione diurna di birdwatching, esplorando gli habitat dei rapaci e di altre specie. L’edizione 2024 ha ribadito l’importanza di sensibilizzare il pubblico per tutelare la natura.

Gruppo Naturalistico Mantovano

Nel 2024 l’Associazione si è concentrata su ricerche faunistiche, studiando le comunità di uccelli nidificanti nella Foresta della Carpaneta a Bigarello (Mantova) e lungo il Canale Bogina (che attraversa Comessaggio e Viadana, comuni nella provincia di Mantova) in collaborazione con ERSAF (Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste) Lombardia e il Parco Regionale Oglio Sud. Mentre la ricerca nella Carpaneta prosegue per il terzo anno consecutivo, quella sul Canale Bogina rappresenta una novità, volta a valorizzare i corsi d’acqua con vegetazione ripariale (cioè piante che crescono lungo i corsi d’acqua), ormai rari nella provincia di Mantova e in tutta la Pianura Padana.

Tra le attività divulgative spiccano le iniziative con i Carabinieri Forestali presso la RNS (Riserva Naturale Statale) Bosco della Fontana (Marmirolo, comune della provincia di Mantova) e la consueta passeggiata naturalistica primaverile sul lungolago del lago Superiore di Mantova, promossa dal Tavolo del Mincio.

L’attività di monitoraggio del lupo, avviata nel 2021, è stata ufficializzata da una convenzione con la Provincia di Mantova. Prosegue anche la collaborazione con il Comune di Mantova per interventi di mitigazione nell’area dell’ex lago Paiolo, a tutela di Rana latastei ed Emys orbicularis, un’area erpetologica di elevatissima importanza a un passo dal centro della città.

Significativi i poster presentati al convegno (svoltosi a luglio 2024 a Isernia) organizzato dall’Associazione Teriologica Italiana (The return of the wolf in the central Po Plain, preliminary investigation in the province of Mantova) e a quello (svoltosi a settembre 2024 a Perugia) organizzato da SHI-Societas Herpetologica Italica.

Io non ho paura del lupo

L’Associazione ha come obiettivo la conservazione del lupo in Italia e in Europa, e la sua coesistenza con le attività dell’uomo. Il ritorno naturale del lupo, quasi estinto in Italia negli anni ’70, è stato seguito da un’enorme campagna di screditamento e disinformazione sui media e sui social, alla quale l’Associazione fa fronte con una diffusa comunicazione e divulgazione sul predatore, basata sulle evidenze scientifiche che quest’anno, fino a settembre, ha raggiunto 3.000 persone in presenza, alle quali è stato consegnato il vademecum cartaceo sul lupo.

Nei primi nove mesi del 2024 sono stati realizzati 57 incontri «Conoscere il lupo», di cui 17 dedicati alle scuole, per un totale di oltre 2.500 partecipanti, con l’obiettivo di far conoscere la biologia e l’etologia del predatore; cioè è stato raccontato l’animale reale, come è fatto, come vive e si comporta e affrontato le motivazioni della sua presenza anche nei pressi delle aree antropizzate e la gestione delle possibili situazioni di incontro/conflitto con l’uomo. L’obiettivo è aumentare la comprensione del suo ruolo nell’ecosistema e le buone pratiche da adottare per la coesistenza.

Poiché il futuro del lupo dipende oggi anche dal suo rapporto con il mondo della zootecnia, l’Associazione ha supportato i pastori e gli allevatori attraverso il Fondo Coesistenza, donando a 10 allevatori materiale per la prevenzione degli attacchi da predatori e cibo per cani da protezione per un totale di 5.000 euro e 155 cartelli, che avvisano della presenza dei cani da protezione, a 42 allevatori.

Sulle Alpi, in Appennino e in Pianura Padana, ha monitorato sul campo alcuni nuclei familiari di lupi, di cui sono stati acquisiti più di 2.000 video.

I Cavalli Selvaggi dell’Aveto e R(ural) E(nvironment) Wild Liguria ODV

Nato oltre dieci anni fa, il progetto «I Cavalli Selvaggi dell’Aveto» si propone di valorizzare e proteggere la popolazione di cavalli selvatici delle Valli del Parco dell’Aveto (Genova), oggi simbolo del rewilding: un approccio innovativo volto a ristabilire processi naturali e biodiversità in territori modificati dall’uomo.

Dopo anni di attività, nel 2019 è stata fondata l’associazione senza scopo di lucro RE Wild Liguria ODV (Organizzazione Di Volontariato), impegnata nella tutela della biodiversità, nel turismo sostenibile e nella sensibilizzazione ambientale.

L’anno 2024 è stato segnato da sfide legate alle condizioni meteorologiche, che hanno ritardato l’inizio delle attività primaverili. Tuttavia, l’estate ha visto una ripresa significativa, con escursioni molto partecipate e apprezzate, grazie anche a collaborazioni di rilievo, come quella con Paolo Rossi, fotografo naturalista ed esperto di lupi, e al lancio del nuovo trekking «Cammino delle Foreste».

Un evento di grande importanza è stata la proiezione del documentario «I Cavalli Selvaggi dell’Aveto» presso il Museo di Storia Naturale di Genova, il 21 febbraio 2024, alla presenza del regista Ugo Nuzzo. Successivamente, il 19 settembre 2024, Ugo Nuzzo è stato insignito del Premio Folco Quilici 2024 presso il Centro di Documentazione Cinematografica di Comacchio (Ferrara), un prestigioso riconoscimento per la sua straordinaria capacità di raccontare con poesia la vita dei cavalli nella Val d’Aveto.

Il 2024 ha anche consolidato le collaborazioni con realtà locali, come la pasticceria Macera, il bar Poker d’Assi e il Panificio Silvie, che hanno offerto supporto logistico agli escursionisti e alle iniziative locali, rafforzando il legame con la comunità.

Le attività riprenderanno in primavera con uno degli appuntamenti più attesi: «Il Cammino nelle Malghe», e con l’ambizioso obiettivo di espandere il progetto a livello nazionale.

World Biodiversity Association Onlus

Il 2024 è stato un anno molto importante per la World Biodiversity Association Onlus (WBA), nata il 4 ottobre 2004 e impegnata negli ultimi 20 anni nel censimento e nella tutela della biodiversità tramite ricerca scientifica, azioni concrete di tutela ed educazione, soprattutto rivolta ai giovani.

L’Associazione ha ricevuto numerosi riconoscimenti prestigiosi. Il Comitato Francesco Arrigoni ha assegnato il premio in memoria del giornalista gastronomico scomparso nel 2011 alla WBA per la ricerca, formazione e divulgazione. Inoltre, il 25 settembre a Londra, durante il BIG Biodiversity Challenge Awards 2024 (concorso dedicato ai progetti che promuovono la tutela della biodiversità nel rapporto uomo-ambiente) promosso dal Gruppo CIRIA (Construction Industry Research and Information Association, ente che si occupa di promuovere collaborazioni in campo ambientale e costruttivo), la WBA ha vinto il primo premio nella categoria 9 (il premio inglese comprende 11 categorie, inclusa la categoria 0, l’International Biodiversity Project Award, destinata a progetti sulla biodiversità provenienti da fuori del Regno Unito) «International Biodiversity Project Award» con il Progetto Biodiversity Bridges e ha ottenuto una menzione per il Progetto «Domus mellifera», volto alla tutela delle colonie selvatiche di Apis mellifera e alla sensibilizzazione sull’importanza degli impollinatori.

L’attività editoriale scientifica si è arricchita con la pubblicazione di tre nuovi volumi: «Tutti vogliono salvare le api. Api, apicoltura e biodiversità», inaugurante la collana Biodiversity Pages; «Fai la cosa giusta, fai come la Nettarinia», basato su ricerche scientifiche sul valore della biodiversità; e «Biospeleologia. Guida alle tecniche di ricerca e atlante fotografico». Quest’ultimo libro è dedicato ai microrganismi, alle loro forme di adattamento, agli ambienti e alle tecniche di indagine naturalistica.

Il NatLab – piccolo museo naturalistico dell’Isola D’Elba, gestito dalla sezione Arcipelago Toscano di WBA – del Forte inglese di Portoferraio (Livorno) ha condotto uno studio sui «coleotteri gioiello» in collaborazione con il Parco Nazionale Arcipelago Toscano, l’Università di Roma Tre, l’Università Bicocca di Milano e il National Future Center, evidenziando che le isole toscane ospitano circa un quarto delle specie di questi coleotteri a livello nazionale.

Nel luglio, nell’ambito del Progetto TEOSS (Training for the European Orthoptera Sound System, un progetto di studio della ortotterofauna mediante bioacustica), presso il Museo Civico di Storia Naturale di Verona si è svolto un workshop internazionale sulla bioacustica degli Ortotteri, con la partecipazione di 25 studiosi provenienti da vari paesi europei ed extraeuropei.

Elena Rizzotti
Direttrice Vita in Campagna

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