Per apprezzare a pieno la bontà dei cavolini di Bruxelles, occorre raccoglierli al momento giusto, cioè quando sono «maturi». Ci vuole solo un po' di... tatto
Il cavolo di Bruxelles è un ortaggio poco conosciuto dai piccoli coltivatori, nonostante resista bene al freddo e si adatti a differenti tipi di terreno. Le parti che si consumano sono le gemme ingrossate (cavolini o cavoletti) che si formano, sul fusto, alla base delle foglie, le quali si staccano scalarmente dal fusto man mano che la pianta cresce e che i cavolini di Bruxelles si ingrossano.
Il tatto ci dice quando raccogliere i cavolini di Bruxelles
La raccolta dei cavolini di Bruxelles si effettua staccando a mano, o con l’uso di un coltellino affilato, quando sono ben formati, cioè non devono cedere sotto la pressione delle dita e il loro diametro è di circa 2,5 cm. Si raccolgono da ottobre fino a tutto febbraio, ma è da sapere che il prodotto di migliore qualità lo si ha dopo il verificarsi di alcune gelate. I cavolini di Bruxelles possono essere cucinati al forno con la besciamella, consumati lessati e conditi con sale, olio e aceto, ma sono altrettanto buoni con arrosti e formaggi, sia freschi che stagionati. Si conservano ottimamente sia in frigorifero che, per molto più tempo, in congelatore.