La scelta delle specie adatte per la realizzazione del prato rustico

Festuca arun Dx and Festuca ovina Sx – Copia
la Redazione
2 aprile 2023

A differenza dei prati sportivi, e in alcuni casi anche di quelli ornamentali, che impongono l'utilizzo di specifiche essenze, i tappeti erbosi rustici non presentano a riguardo vincoli particolari

Nel prato della casa di campagna l’obiettivo è quello di costituire un sistema vegetale semplice ma al tempo stesso duraturo, capace di superare le eventuali difficoltà senza un intervento massiccio da parte dell’uomo. Si utilizzano quindi specie frugali, caratterizzate cioè da un’ampia adattabilità, in grado di sopravvivere in condizioni ambientali difficili e offrire buone prestazioni con pochi interventi colturali (irrigazioni, concimazioni ecc.).

Per garantire il successo del prato rustico, oltre a utilizzare specie poco esigenti in grado di fornire buone prestazioni in qualsiasi condizione ambientale, è necessario anche impiegare più essenze contemporaneamente. La coesistenza di più specie con caratteristiche ed esigenze diverse rappresenta, infatti, la soluzione migliore per aumentare la capacità di adattamento del prato a eventuali cambiamenti ambientali non prevedibili. In base alle caratteristiche climatiche della zona che ospiterà il tappeto erboso, si deciderà se impiegare specie appartenenti al gruppo delle «microterme» oppure specie appartenenti al gruppo delle «macroterme».

Le graminacee microterme

Consigliamo Festuca arundinacea, Poa pratensis, Festuca rubra, Festuca ovina e Lolium perenne

Le specie microterme sono adatte alle condizioni dei climi temperato-freschi, crescono bene durante il periodo primaverile ed autunnale, riducono fortemente la crescita nel periodo estivo e la interrompono nei mesi invernali, continuando comunque a mantenere il colore verde delle foglie anche durante i mesi più freddi. Le specie microterme trovano quindi condizioni più favorevoli nelle regioni del Nord e del Centro Italia.

Le graminacee macroterme

Cynodon dactylon e Zoysia japonica sono specie assai rustiche, in grado di sopportare lunghi periodi di siccità, il calpestamento e le malattie

Le specie macroterme, invece, prediligono i climi caldi e, alle nostre latitudini, vegetano attivamente nel periodo estivo, riducono la crescita durante le stagioni intermedie (primavera e in autunno) e nel periodo invernale si disseccano perdendo completamente il colore verde delle foglie. Per questo le specie macroterme sono più adatte alle regioni dell’Italia meridionale e insulare.

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