Farfalle dei giardini e degli orti: piccola guida al riconoscimento

vanessa-atalanta
la Redazione
28 aprile 2023

La rassegna comprende le farfalle diurne più comuni nelle aree antropizzate. Visibili dalla primavera all’autunno, molte di esse potranno far riemergere il ricordo, l’emozione di un incontro carico di stupore dell’infanzia

Lo stupore che ancora si prova quando si vede una farfalla in volo molto probabilmente risale alla nostra infanzia, quando abbiamo per la prima volta incontrato e inseguito uno di questi insetti che, leggero e delicato, si è posa- to su un fiore facendoci apprezzare per un istante la bellezza di ali colorate diventate subito sfuggenti per un nuovo volo, un nuovo inseguimento.

I lepidotteri: insetti dai caratteri unici

Le farfalle appartengono all’ordine Lepidoptera della classe Insecta, che comprende in Italia oltre 50 famiglie. I Lepidotteri hanno dei caratteri morfologici unici tra gli insetti:

  • le ali e il corpo coperti di scaglie che hanno assetto embricato, sulle ali in particolare;
  • un apparto boccale atto a suggere il nettare dai fiori chiamato spiritromba o proboscide, tranne poche eccezioni;
  • un ciclo di sviluppo biologico completo (in quattro stadi di sviluppo: uovo, bruco, crisalide, adulto).

Per praticità i Lepidotteri possono essere distinti in due grandi gruppi riferibili alle farfalle a volo diurno, i Rhopalocera, e le falene a vita notturna, gli Heterocera. Questi due termini fanno riferimento alla forma delle antenne che terminano in una clava nelle farfalle e sono di forma varia, filiformi o pettinate, nelle falene.

Colori e disegni delle ali

I colori che osserviamo sulle ali delle farfalle hanno due diverse origini: dai pigmenti chimici contenuti nelle squame (il rosso, l’arancio, il giallo, il verde il marrone e il nero) e da fenomeni di di tipo fisico (diffrazione e rifrazione) della luce dovuta alle microsculture proprie della squama per le iridescenze.

La presenza di squame ricche di pigmenti e di microsculture produce il disegno complessivo dell’ala. Alcuni disegni hanno funzione specifica: nei Papilionidi alla base delle ali posteriori i disegni richiamano degli occhi e la presenza delle code le antenne; un eventuale predatore quindi colpirà la farfalla nella parte meno vitale. Oppure come in alcuni Nimfalidi gli occhi iridescenti formati dalle squame hanno funzione di intimidazione e disorientamento, in particolare quando la farfalla apre le ali improvvisamente.

I colori criptici che le farfalle hanno soprattutto sulla superficie inferiore delle ali hanno invece funzione mimetica e spesso simulano il colore delle foglie secche.

Le ali non sono una struttura rigida, anzi sono molto flessibili e sono rinforzate da nervature ben visibili in alcune specie, come in Aporia crataegi. Nelle farfalle diurne il grande sviluppo della superficie delle ali permette un volo vario, ovvero planato piuttosto che ad ali battute, mentre nelle falene il volo è solo ad ali battute che in alcune famiglie, grazie alla presenza di muscoli del torace molto sviluppati, permette 80-100 battiti al secondo come negli sfingidi.

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