Defogliazione della vite: quando e come intervenire

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la Redazione
30 giugno 2023

Dopo la cimatura dei tralci, la potatura verde della vite continua con la defogliazione che permette non solo di mantenere la forma di allevamento delle piante, ma anche di migliorare le condizioni per la successiva maturazione dei grappoli

La defogliazione della vite consiste nell’asportazione delle foglie che coprono i grappoli, al fine di migliorare l’arieggiamento e l’insolazione. Viene utilizzata soprattutto nelle aree viticole più fredde e nelle varietà a bacca rossa, che migliorano così l’accumulo di polifenoli (sostanze che regolano la colorazione, la struttura e gli aromi delle uve e dei vini).

In zone calde e nelle uve bianche la sfogliatura può invece determinare una forte insolazione dei grappoli che, se danneggiati, possono perdere profumi, aromi e acidità. Il lavoro manuale risulta più preciso e accurato, ma ricordiamo che esistono varie tipologie di macchine defogliatrici in grado di agevolare l’operazione.

Epoca della defogliazione della vite

Effettuata quando l’acino ha raggiunto almeno le dimensioni di un grano di pepe, ma in pratica appena conclusa la cimatura, consiste nell’eliminazione delle foglie basali al fine di aumentare l’aerazione e l’esposizione dei grappoli, ricercare minore compattezza e quindi una perfetta maturazione degli stessi.

L’epoca in cui si effettua la defogliazione della vite ha diversi effetti sul grappolo (delle uve rosse in particolare), sulla base dei quali va valutata la scelta di effettuarla precoce o tardiva.

La defogliazione precoce dei grappoli, quella effettuata dopo l’allegagione, consente di ottenere un maggiore accumulo di polifenoli. Normalmente si utilizza la sfogliatura precoce, immediatamente dopo l’allegagione, per garantire la massima efficacia dei trattamenti e un buon accumulo di polifenoli; il successivo sviluppo delle femminelle aiuta a proteggere i grappoli dal forte sole estivo.

Questa pratica è utile ovunque, soprattutto per le varietà a bacca rossa, alle quali garantisce un migliore accumulo di polifenoli, ma deve essere attentamente ponderata negli ambienti più caldi poiché l’improvvisa esposizione al sole estivo può causare scottature all’epidermide degli acini, con degradazione degli aromi, degli antociani e perdita di colore nei mosti. In questi casi è necessario limitarsi al lato meno esposto al sole, come consigliamo anche con le varietà a bacca bianca soprattutto negli ambienti freschi e umidi.

La defogliazione tardiva invece, effettuata dopo l’invaiatura, ha lo scopo principale di assicurare l’arieggiamento e la sanità del grappolo durante la fase finale della maturazione. La sfogliatura tardiva, nel periodo della maturazione, è da tenere presente nelle vendemmie sfavorite da clima piovoso o in varietà molto tardive, al fine di evitare lo sviluppo di muffe sui grappoli. L’operazione integra ed esalta gli interventi fungicidi contro la botrite.

Nelle uve a buccia sottile, però, in zone con alta insolazione, la repentina esposizione dei grappoli a fine estate può causare scottature e danneggiamenti degli acini.

 

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